venerdì 21 novembre 2008

Ebrei insaziabili su Pio XII. Doveva farsi circoncidere? La smettano di mettere il naso in casa nostra e si convertano


di Bruno Volpe
tratto da PONTIFEX.ROMA.IT

"Io non so che cosa vogliano ancora gli ebrei da Pio XII e dal rito di San Pio V. Forse pretendono che Pio XII dovesse essere circonciso…”,la battuta ,fulminante, è di don Luigi Moncalero, Priore del Priorato San Carlo della Fraternità San Pio X. Padre, ultimamente i giudei sono tornati alla carica sul presunto antisemitismo del rito antico,lei che ne dice: “ la smettano di mettere il naso nelle nostre cose. Non ho visto nessun cattolico dire a loro come devono pregare. Sono insaziabili, la verità è che i cattolici non hanno nulla da farsi perdonare dai giudei,semmai è il contrario,ma anni di buonismo hanno portato a questo, per esempio le visite alle sinagoghe”. Insomma il rito di San Pio V non ha niente di antisemita: “ la Chiesa cattolica non è razzista,dunque non è antisemita. Però è storicamente giusto affermare che gli ebrei si resero responsabili della morte di Cristo e che dunque devono convertirsi.

Ma pregare per la loro conversione non mi sembra antisemitismo” .

Spiega: “ non siamo contro il giudeo in quanto persona,ma condanniamo il giudaismo come religione e dottrina, che è fuorviante,ostile al cattolicesimo e pericoloso. Insomma,ognuno a casa propria”.

Ma a che si deve questo rialzare la testa da parte degli ebrei? : “ un poco fa parte del loro costume. Poi anni di buonismo li ha rafforzati. A forza di abbassare la guardia, di cercare il dialogo con chi in realtà non lo vuole, si è arrivati a tanto. Ed ecco si spiega così la speciosa quanto assurda polemica su Papa Pio XII. Storicamente è provato che Papa Pacelli salvò molti ebrei,ma loro vogliono la damnatio memoriae. Io mi chiedo che altro dovesse fare quel Santo Papa? Farsi circoncidere?”.

Passiamo alla liturgia. Dopo il sacrosanto Motu Proprio del Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato la messa antica,molti ne hanno apprezzato le bellezza. Per quale ragione?: “ perché è la messa di sempre, del Dio che allieta la mia gioventù. Purtroppo la riforma del Vaticano II ha buttato alle ortiche, malamente, un tesoro del nostro tempo e della tradizione. E’ stata messa da parte in modo assurdo,indegno ed oggi la gente se ne sta rendendo conto e la apprezza,ma..”. Aggiunge: “ dico ai miei amici tradizionalisti in comunione con Roma: il vero nodo non è liturgico,ma dottrinale”.

In che senso? : “ io apprezzo i loro sforzi,ma celebrare con il rito antico senza restaurare la sana dottrina della Chiesa non ha senso. Insomma, si corre il rischio, certo, di far diventare la messa antica un pezzo da museo, da anticaglia”. Insomma,il vero problema è teologico: “ certo. La liturgia obbedisce ed è figlia della dottrina. Il Concilio Vaticano II e successivamente anche alcune valutazioni furibonde, ha portato disordine nella dottrina della Chiesa. Io contesto,per esempio il principio dell’ecumenismo”.

Per quale ragione?: “ se gli altri si convertono al cattolicesimo,benvenuti. Ma la Chiesa di Cristo è la cattolica. Dunque non vedo perché scodinzolare dietro pagani e protestanti cercando compromessi. Oggi assistiamo,sia nella liturgia che nella dottrina, ad una protestantizzazione. Errore. Lo ripeto, se i protestanti vengono da noi convertendosi,saranno accolti a braccia aperte. Ma cercare di recuperarli ad ogni costo,ha portato ad errori e abusi pericolosi e al modernismo”

Veniamo infine ai fratelli ebrei,che dice loro?:” di lasciare in pace le nostre preghiere. Noi no mettiamo il naso in casa loro. E siano rispettosi con Pio XII, ma paghiamo purtroppo anni di buonismo nei loro confronti che sanno capire quando l’avversario è debole. Si convertano”.

© 2008 Pontifex

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